Pianificazione ecomuseale

>
>

Strumento No. 5: Pianificazione ecomuseale

Pianificazione ecomuseale

Descrizione dello strumento

Gli ecomusei, in quanto museo della comunità, sono legittimati dalla partecipazione della comunità. Per questo molti ecomusei sono progettati, e stanno funzionando, non secondo la logica tradizionale che consiste nel progettare e agire “per” la comunità, spesso escludendo le persone dai processi decisionali e progettuali. Il piano e il lavoro di questi ecomusei sono realizzati “con” la comunità, secondo la logica della progettazione partecipata e della cittadinanza attiva.

Sono stati creati forum pubblici e altri modi di partecipazione. Proprietari di terreni e di beni culturali, comuni, musei, parrocchie, società di trattamento delle acque, associazioni, agricoltori, commercianti e artigiani, istituzioni educative pubbliche e private e singoli cittadini, sono stati incoraggiati a essere informati, a discutere e interagire, a plasmare l’idea dell’ecomuseo, a progettare piani d’azione pluriennali e ad attivare le proprie risorse, conoscenze e competenze per realizzare le azioni previste.

Dal punto di vista degli ecomusei, il processo di partecipazione è importante almeno quanto i risultati e gli esiti delle azioni pianificate. Infatti, l’interazione degli attori locali è essenziale per creare sia un senso di luogo e comunità, sia per liberare energie per raggiungere gli obiettivi pianificati.

Gli ecomusei italiani hanno progettato il proprio toolkit di partecipazione per pianificarlo in modo partecipativo e spiegarlo nel loro Manifesto strategico.
Nel 2021 all’interno delle celebrazioni dei 50 anni di ecomuseologia gli ecomusei italiani hanno considerato questi due strumenti:

Equilibrio critico dell’intero patrimonio culturale presente nel territorio come farebbe un padrone di casa con il proprio patrimonio familiare. L’esistenza di tale bilancio, basato sul censimento preliminare, non solo guiderà le scelte in materia di organizzazione e utilizzo, ma consentirà anche una migliore valutazione delle possibili strategie economiche. Le seguenti griglie possono sembrare ridondanti, ma segnano varie fasi o vari livelli della stessa riflessione. Qui è necessario un lavoro collettivo, che riunisca il maggior numero possibile di attori locali. Hugues de Varine mostra questi strumenti in “Le radici del futuro”, p. 111 edizione italiana (una traduzione approssimativa in inglese è qui)

Pianificazione del patrimonio per creare impatti culturali sostenibili. Il modello di impatto Inside- Outside, di Douglas Worts è un modo per collegare una vasta gamma di possibili strategie di coinvolgimento pubblico relative all’azione per il cambiamento climatico, che possono avere impatti sia all’interno che all’esterno delle organizzazioni del patrimonio..

Linee guida per applicare lo strumento

Il bilancio

L’obiettivo di questo strumento, come base di riflessione, è quello di tracciare un bilancio critico dell’intero patrimonio culturale presente nel territorio come farebbe un padrone di casa con il proprio familiare. L’esistenza di tale bilancio, basato sul censimento preliminare, non solo guiderà le scelte in materia di organizzazione e utilizzo, ma consentirà anche una migliore valutazione delle possibili strategie economiche. Le seguenti griglie possono sembrare ridondanti, ma segnano varie fasi o vari livelli della stessa riflessione. Qui è necessario un lavoro collettivo, che riunisca il maggior numero possibile di attori locali.

1. Valore del patrimonio culturale

Diversi tipi di valore Privato Comunità Pubblico
Simbolico, politico, immaginario
Affettivo, sentimentale
Scientifico
Tecnico, industriale
Culturale
Utilizzabile
Economico diretto
Economico potenziale
Economico indiretto
Altro

Le tre colonne a destra possono essere riempite in diversi modi:

  • per ogni bene o gruppo di beni culturali con “giudizi di valore” indicati o con annotazioni secondo un criterio da decidere localmente, o con semplici croci;
  • per la totalità del patrimonio culturale, indicando nelle tre colonne a destra gli elementi materiali o immateriali che sono considerati più importanti per ogni tipo di valore.

L’essenziale è procedere in modo “contraddittorio” per far emergere un consenso all’interno della comunità sul valore necessariamente soggettivo attribuito ai vari elementi del patrimonio culturale, riconosciuto come tale.

Il Patrimonio

Lo stato del patrimonio può essere valutato facendo uso di elenchi e mettendo gli oggetti del patrimonio locale in caselle, a seconda di ciò che rappresentano.

Stato Buono Medio Cattivo
Fisico (conservazione, possibilità di restauro
Disponibilità (per lo sviluppo)
Accessibilità
Notorietà (interno, esterno)
Dinamica (grado di attività)
Altro

L’obiettivo di questa suddivisione è quello di determinare contemporaneamente gli interventi da realizzare, la loro portata, il tempo necessario e il patrimonio immediatamente fruibile.

Rapporto costi/ricavi del patrimonio culturale

Costi / negativo Entrate / positivo
Finanziario diretto
Finanziario indiretto
Sociale
Umano
Rischio politico
Altro

Si tratta di procedere con una stima del patrimonio culturale nella sua interezza, al fine di stabilire una valutazione, ovviamente più qualitativa che quantitativa, ma essenziale per le future scelte strategiche. Questo lavoro servirà anche a misurare il livello di consapevolezza che la popolazione e le diverse categorie di attori (amministratori, proprietari, associazioni, cittadini, giovani, ecc.) hanno del patrimonio culturale.

2. List of resources

Quadro del capitale (patrimoniale)

Sarà redatto un quadro sintetico del patrimonio culturale della comunità,
al fine di rendere visibili opportunità e lacune.

Capitale Culturale Mistro Naturale
Beni Luoghi
Monumenti
Dimore
Arredo urbano
Infrastrutture
Progettualità (pianificazione)
Mobile Oggetti e macchine
Documenti
Collezioni
Immateriale Paesaggi
Credenze
Conoscenze
Tradizioni

Non si tratta di redigere nuove liste, ma di determinare gli elementi significativi per sviluppare attività che prenderanno in considerazione strategie a medio e lungo termine.

Ambiente del patrimonio culturale

Un quadro analogo dovrà poi essere predisposto per tutti gli strumenti e i servizi più o meno strettamente collegati tra loro e connessi al patrimonio culturale: prodotti derivati, strutture commerciali, centri di informazione.

Materiali di supporto

Hugues de Varine, “Le radici del futuro”, p. 111 edizione italiana (la traduzione in inglese è qui)

Per maggiori dettagli sul modello interno/esterno di Douglas Worts si veda la Spiegazione dell’Autore, la presentazione and e questo articolo

Autori

Lisa Pigozzi, Nunzia Borrelli, Raul dal Santo, Silvia Dossena, Lucia Vignati 

Coordinatori Scientifici