Ecomuseo del Paesaggio di Parabiago

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Ecomuseo del Paesaggio di Parabiago

Contenuti del caso di studio

1. Dati Ecomuseo

Nome Ecomuseo

Ecomuseo del Paesaggio di Parabiago

Data di creazione

2008

Indirizzo

P.zza della Vittoria, 7 - Parabiago (MI) - Italia

Telefono

Tel. fisso: 0331/493002
Tel. mobile: 3292107213

1.1. Descrizione dell'Ecomuseo

Nel 2008 nel contesto urbano di Milano, nasce l’ecomuseo di Parabiago (Italia) caratterizzato dall’incapacità degli abitanti di sentire il valore del patrimonio vivente. Attraverso processi di partecipazione, responsabilizzazione delle persone, ampio uso dei principi di sussidiarietà e corresponsabilità, l’ecomuseo ha facilitato il lavoro di un’ampia rete di soggetti interessate; questa rete ha saputo mappare il patrimonio, prendersene cura, gestirlo e rigenerarlo. L’ecomuseo sta lavorando non solo per attuare ma per ispirare, anche oltre i suoi confini, cambiamenti metodologici, relazionali e sociali. Tali cambiamenti, a loro volta, hanno contribuito a modificare il paesaggio e a rendere reali alcuni “sogni” della Costituzione italiana.

1.2. Addetti dell'Ecomuse

Nome del responsabile

Raul Dal Santo

Posizione
Ecomuseum Coordinator
Contatto
Tel. fisso: 0331/493002 - Tel. mobile: 3292107213
Numero di membri del team dell'ecomuseo

3 membri del team

Dal Santo Raul – Coordinatore e referente – Laurea Sc. Naturali

Vignati Lucia – Impiegata Uff. Agenda 21-Centro di documentazione – Laurea Sc. Naturali 

Dossena Silvia – Impiegata Uff. Agenda 21-Centro di documentazione – Laurea Sc. Biologiche

1.3. Formazione

L’Ecomuseo ha svolto negli anni laboratori di educazione paesaggistica rivolti non solo ai ragazzi delle scuole, ma anche ai loro genitori e nonni, conoscenti e anziani in casa di riposo, con lezioni frontali, visite guidate dei territori e attività di progettazione partecipata.

Gli obiettivi di queste attività didattiche possono essere così riassunti:

  1. conoscenza del nostro paesaggio: individuare gli elementi che lo compongono, comprendere le differenze tra i vari paesaggi e osservarne le trasformazioni.
  2. imparare a vedere, come prerequisito per imparare ad agire correttamente.
  3. rispettare, cioè preservare il paesaggio.
  4. Trasmettere il paesaggio alle generazioni future. Secondo la logica dello sviluppo sostenibile, che sta alla base del processo di Agenda 21, anche il paesaggio deve essere preservato, senza comprometterne la qualità, e tramandato alle generazioni future.

Sono stati attivati ​​stage e tesi di laurea in loco con le università e le scuole secondarie superiori milanesi del territorio.

Si sono svolti anche incontri di formazione/informazione in loco per il Comitato Tecnico-Politico e per i docenti delle classi partecipanti ai progetti didattici.

L’ecomuseo ha contribuito a conferenze virtuali nazionali e internazionali sugli ecomusei.

Alcuni esempi di formazione offerti dall’Ecomuseo

CORSI DESCRIZIONETARGET
MEMBRI DELL’ECOMUSEO (TEAM TECNICO)COMMUNITA’ LOCALE
Attività didatticheEducazione al paesaggioBambini/ragazzi delle scuole e adulti
StageStage nell’ambito dell’alternanza scuola/lavoro 89 studenti delle scuole secondarie di secondo grado
Tirocini di laureaTirocini per lo sviluppo delle tesi di laurea14 tesisti di varie università milanesi
Studio tematicoTirocini per lo sviluppo di uno studio tematico4 studenti del Politecnico di Milano
EventiMostre, giornate del paesaggio, Mulino dayTutti i cittadini e i visitatori
Il ruolo degli ecomusei per gli obiettivi di sviluppo delle Nazioni Unite 2030 e l’azione per il clima. 30 settembre 2021L'Ecomuseo ha partecipato alla conferenza internazionale sui metodi e sugli strumenti che gli ecomusei possono mettere a disposizione per il contrasto alla crisi climatica e per uno sviluppo ecologico e solidale.
L'Ecomuseo ha anche partecipato al pre-cop26 All4 Climate dove gli Ecomusei si sono chiesti quali azioni potrebbero essere intraprese per combattere la crisi climatica.
X
Settimana del paesaggio degli ecomusei italiani. 21-25 giugno 2021L'Ecomuseo ha partecipato ai webinar con cui la Rete degli Ecomusei Italiani ha inteso riflettere sul ruolo degli ecomusei nella cura del paesaggio, con l'intervento, nella sezione del 24 giugno, "Paesaggio è filiere corte ed economia circolare.X
Paesaggi culturali: musei e turismo nella metropoli. 10 marzo 2016L'Ecomuseo ha partecipato al convegno svolto all'Università Bicocca di Milano sul ruolo dei musei come elemento chiave dei paesaggi culturali metropolitani.X
Servizi educativi e didattici dei musei scientifici. 30-31 maggio 2014.L'Ecomuseo ha presentato la sua esperienza al Master I livello "Tutela e gestione dei beni naturalistici e storico scientifici" dell'Università di Siena.X
L'ecomuseo in turnée - 19 e 30 Maggio 2009L'Ecomuseo ha presentato la sua esperienza presso la Facoltà di architettura e società del Politecnico di Milano e ha svolto una lezione al corso di aggiornamento per operatori ecomuseali del Friuli.X

Alcuni esempi di bisogni formativi individuati

AREA /CAMPO DESCRIZIONE MODO DI FORMAZIONE (VIRTUALE / IN LOCO / LABORATORI / ECCETERA.) TARGET
MEMBRI DELL’ECOMUSEO (TEAM TECNICO)COMMUNITA’ LOCALE
Gestione e progettazione partecipataImplementazione di strumenti e metodi per la gestione e la partecipazione attiva delle parti interessate.Attraverso materiale guida, sito web dedicato/corso di apprendimento online o altre risorse online (es. webinar, tutorial, video), seminario/breve formazione, formazione continua, assistenza di esperti nello sviluppo di nuovi progettiX
Educazione musealeAcquisire nuovi metodi di insegnamento creativi e innovativi.X
Comunicazione per l’EcomuseoMiglioramento delle capacità di comunicazione verso i partnerX
Soluzioni tecnologiche per l’inclusioneAcquisizione di nuovi metodi per aumentare la capacità di innovare i propri processi, ma anche i propri servizi attraverso una tecnologia più ampia, diversificata e inclusivaX

2. Galleria

3. Finanziamenti e Risorse

Tipo di entità
Ecomuseo
Proprietà
Pubblico
Status ufficiale
Istituzione culturale riconosciuta dalla Regione Lombardia

Bilancio annuale

Uscite 2021 2022
Personale dipendente 28.800 28.800
Stampati/pubblicazioni/sito web 0 0
Valorizzazione Ecomuseo ed itinerari di visita 3.000 3.000
Manutenzione itinerari di visita 11.000 11.000
Ecoheritage (spese di viaggi, incontri internazionali, costi vari e di segreteria e realizzazione prodotti intellettuali) 15.000 15.000
Totale 57.800 57.800
Entrate 2021 2022
Cofinanziamento Comunale – per attività Ecomuseo, compresa manutenzione itinerari 42.800 42.800
Ecoheritage finanziamento internazionale – fondi per la partecipazione 15.000 15.000
Totale 57.800 57.800

L’Ecomuseo del Paesaggio di Parabiago si inquadra nel processo di Agenda 21 locale di Parabiago, avviato nel 2003 grazie ai contributi dell’Unione Europea, che ha sviluppato nella sua prima fase un Rapporto sulla situazione ambientale, sociale ed economica della città. Successivamente con il Decreto n. 15075 del 8/1/2007 Regione Lombardia, nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale relativo alla “Promozione delle Agende 21 locali: energia, paesaggio, turismo e biodiversità”,  ha assegnato al Comune di Parabiago il contributo di Euro 48.000,00 per il finanziamento del progetto “ Ecomuseo del Paesaggio a Parabiago”, pari al 80% del costo complessivo.

Il piano finanziario dell’Ecomuseo del Paesaggio di Parabiago è derivante dal bilancio del Comune di Parabiago Ente gestore che garantisce l’auto sostenibilità.

Negli anni l’Ecomuseo ha recepito finanziamenti da altri Enti per sviluppare specifici progetti:

– nel 2007 la Provincia di Milano ha finanziato nell’ambito del progetto “Il Metrobosco” l’Itinerario Virgiliano, un itinerario di visita alla scoperta del paesaggio in epoca romana;

– la Regione Lombardia ha finanziato nel 2008, 2009, 2010, 2011 e 2015, cinque progetti dell’Ecomuseo: due relativi alla valorizzazione dello stesso, uno riguardante la realizzazione di attività educative per le scuole e due inerenti la creazione/implementazione di itinerari.

È stato ottenuto un contributo da un’azienda locale che collabora con l’Ecomuseo, in particolare per una pubblicazione realizzata nel 2010.

L’Ecomuseo, inoltre, è partner del progetto Olona Green Way, progetto cofinanziato dal 2017 da Regione Lombardia, Parco dei Mulini e Comune di San Vittore Olona con i fondi del Piano di Sviluppo Rurale, e del progetto “La valle ti richiama”. 

Infine dal 2020 l’Ecomuseo di Parabiago è partner del progetto finanziato dall’unione Europea del progetto “Ecoheritage– gli ecomusei come approccio di collaborazione per il riconoscimento, la gestione e la protezione del patrimonio culturale e naturale”, nell’ambito della programmazione ERASMUS+KA.

4. Partecipazione Sociale e Comunitaria

  1. La mappa parrocchiale di Parabiago è stata avviata nel 2007. Un gruppo di lavoro costituito all’interno del forum dei cittadini si è riunito regolarmente per disegnare la mappa. Il gruppo di lavoro ha prima composto un questionario che è stato sottoposto ai cittadini. Il gruppo di lavoro ha registrato il patrimonio culturale sulla base dei risultati di un’indagine e delle mappe realizzate dalle scuole locali. La mappa è stata stampata nel 2008 e distribuita a tutte le famiglie di Parabiago. Per aggiornarne e implementarne i contenuti è stata realizzata una mappa multimediale. – Partecipazione attiva..
  2. Nel 2007 sono stati avviati processi partecipativi permanenti. Una complessa rete di attori è riuscita a conoscere il patrimonio comunitario, a prendersene cura, a gestirlo e a rigenerarlo, realizzando accordi di cooperazione che sono stati attuati con grandi risorse umane. Sono stati creati un modello di governance e un progetto di territorio in grado di affrontare e integrare aspetti fisici, gestionali e procedurali, e di collegare gli interessi generali con gli interessi del settore privato. –  Partecipazione attiva.
  3. Azioni pilota coordinate dall’ecomuseo dal 2007/8. Attività che coinvolgono molti attori locali su aree tematiche scelte durante il processo partecipativo. –  Partecipazione attiva.
  4. Organizzazione partecipata di percorsi ecomuseali dal 2007/8, Istituzioni, associazioni, cittadini hanno ideato alcuni percorsi che illustrano i principali elementi del patrimonio comunitario. –  Partecipazione attiva.
  5. Attività educative, dal 2007 è stato realizzato un processo educativo continuo di apprendimento cooperativo, tuttora in corso. Partecipazione attiva.
  6. Sostegno alle azioni realizzate dai partner attivi e dai cittadini secondo il principio di sussidiarietà e attraverso l’empowerment dei cittadini dal 2016. – Partecipazione attiva.

4.1. Popolazione locale

Numero di abitanti del territorio/località in cui si trova l'ecomuseo
La città è abitata da circa 28.000 persone.
Numero di membri della popolazione locale coinvolti nell'ecomuseo
Circa 50 persone in presenza, anche se non continuativamente coinvolte nell’attività dell’ecomuseo. Circa 20 persone che collaborano via web.

Modalità di partecipazione

L’ecomuseo ha assunto il ruolo di facilitatore di una complessa rete di attori che ha permesso di conoscere il paesaggio attraverso i percorsi di partecipazione e apprendimento cooperativo, la valorizzazione delle competenze, delle conoscenze e delle risorse del territorio, l’uso estensivo dei principi di sussidiarietà e corresponsabilità, l’ecomuseo ha assunto il ruolo di facilitatore di una complessa rete di attori che hanno permesso di conoscere il paesaggio. Attraverso accordi di collaborazione con i cittadini è stato inoltre possibile curare, gestire e rigenerare il patrimonio culturale e paesaggistico, nell’interesse generale. Gli accordi stipulati sono sia formali che informali. Nel 2016 ha approvato il regolamento per la partecipazione attiva della comunità e per la promozione dei processi di resilienza per la cura, la rigenerazione degli spazi urbani, la coesione sociale e la sicurezza. L’Ecomuseo ha cercato non solo di attuare, ma anche di ispirare cambiamenti metodologici, relazionali e sociali che a loro volta hanno contribuito a cambiare il paesaggio.

L’Ecomuseo è composto da un Comitato Tecnico-Politico finalizzato al monitoraggio del processo di coinvolgimento degli Attori Locali (quali dipendenti comunali e Assessori), e alla definizione del Programma di Azione da parte di un Comitato Scientifico (coinvolgendo dipendenti comunali e volontari), nonché come dagli stessi volontari che sono coinvolti nelle diverse attività svolte dall’Ecomuseo o di cui l’Ecomuseo ne favorisce la realizzazione.

4.2. Ambiente sociale

Numero di visitatori dal territorio/località in cui si trova l'ecomuseo
Non misurabile
Numero di visitatori stranieri
Non misurabile

Forme di coinvolgimento

L’Ecomuseo di Parabiago ha attivato e/o coordinato progetti utili al turismo culturale, percorsi di visita e passeggiate nella natura comunicandone al rappresentante di zona degli albergatori l’offerta turistica.

  1. itinerari audio guidati. L’Ecomuseo ha individuato alcuni itinerari partecipati che illustrano i principali elementi del patrimonio comunitario attraverso vie fisiche (nella città) e virtuali (sul web e su applicazioni dello smartphone).
  2. Le migliori attività/esperienze  che l’Ecomuseo offre ai visitatori sono i percorsi guidati organizzati su specifici temi.
  3. Prodotti locali Nel 2014 l’Ecomuseo ha promosso un patto di collaborazione con alcuni agricoltori, artigiani e commercianti per la promozione dei prodotti locali a filiera corta. Ne sono nati i prodotti a Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.) dell’Ecomuseo, caratterizzati dalla tradizione (come si coltivava e produceva un tempo) e dall’innovazione (come produrre cibo locale nel rispetto dell’ambiente e al contempo servizi ecosistemici di cui il paesaggio è il più importante).

4.3. Sito web analisi

Tipe di interventi possibili dal sito web

Solo informazioni Possibilità di suggerire azioni Reclami o complimenti Acquisto dei biglietti Accesso aperto o in fase di registrazione
X
X
Accesso libero

Tipi di suggerimenti disponibili

Proporre l'oggettomuseale ives Sulle questioni di finanziamento Informazioni sulla pianificazione museale Sull'accessibilità
X
X

Qualità del feedback

Viene inviato il messaggio di ricezione La proposta è discussa a livello di gestione museale I risultati della discussione vengono inviati
X
X

L’Ecomuseo mette a disposizione di tutti, attraverso il proprio sito web, una ricca documentazione multimediale: oltre 3.000 pagine web in 7 lingue (italiano, inglese, francese, portoghese, spagnolo, tedesco e dialetto locale), 7.000 immagini, 250 e-book, 200 file audio, 30 video. Un numero enorme di stakeholder, sia del contesto locale, sia di tutto il mondo, possono beneficiare di questa documentazione, attraverso la licenza Creative Common; questo tipo di licenza permette di condividere, utilizzare, modificare e costruire su un’opera con ogni strumento e formato, per ogni scopo, semplicemente citando la fonte.

Il testo è stato tradotto da studenti delle scuole superiori nell’ambito dell’alternanza scuola/lavoro.

Il sito ha un numero molto elevato di pagine ma non tutte con una grafica adatta ai dispositivi mobili. La grande quantità di dati non è catalogata con metodi moderni. Alcune informazioni sono disponibili su siti Web esterni con difficoltà di ricerca complessive.

5. Innovazione e Ricerca

Innovazione per l’ecomuseo del paesaggio di Parabiago è il cambiamento che riguarda sia la dimensione metodologica (il metodo di lavoro) sia gli aspetti relazionali e sociali (cambiamenti culturali) che modificano la dimensione fisica (migliorare il paesaggio) che innescano infatti cambiamenti positivi per migliorare il paesaggio

  1. La mappa parrocchiale è stato il primo strumento utilizzato dagli ecomusei, secondo il modello delle mappe parrocchiali inglesi. È una mappatura partecipata di un paesaggio, frutto di una interpretazione condivisa del patrimonio materiale e immateriale. Attraverso la mappa della parrocchia l’ecomuseo ha raggiunto questi obiettivi:
    • la realizzazione dell’inventario partecipativo del patrimonio e del piano d’azione a lungo termine dell’ecomuseo;
    • l’attivazione di progetti comunitari per la buona fruizione del patrimonio.

    È stata realizzata una mappa interattiva e multimediale per renderla facilmente aggiornabile. Nel 2010 e nel 2011 l’Ecomuseo ha contribuito come partner tecnico alla realizzazione di una mappa parrocchiale del Parco dei Mulini.
    Tra gli impatti: maggiore consapevolezza dei cittadini, senso dei luoghi, sviluppo di percorsi di visita dell’ecomuseo.

  2. L’Ecomuseo ha facilitato la creazione di accordi di collaborazione con la rete degli attori per la cura, la comunicazione/interpretazione, la valorizzazione e la buona fruizione del patrimonio comunitario. Sono stati quindi attivati ​​accordi di collaborazione con i cittadini per la cura, la gestione e la rigenerazione dei beni culturali e del paesaggio nell’interesse generale, come previsto dal principio di sussidiarietà orizzontale ex art. 118, della Costituzione italiana, ultimo comma,. L’Ecomuseo diventa così un facilitatore per liberare energia, per condividere risorse all’interno della comunità stessa nell’interesse comune. Gli accordi sottoscritti finora sono di natura sia formale che informale. Per regolamentare e promuovere l’amministrazione condivisa, il Comune di Parabiago, gestore dell’Ecomuseo, nel 2016 ha approvato il regolamento per la partecipazione attiva della collettività, per la promozione dei processi di resilienza per la cura e rigenerazione degli spazi urbani, la coesione e la sicurezza sociale. Attraverso lo strumento degli accordi di collaborazione, grazie a questa preziosa rete di attori, sono state sprigionate e valorizzate nuove energie nella comunità locale con ricadute positive sulla gestione condivisa del patrimonio culturale.
  3. L’Ecomuseo nel 2015 ha proposto un progetto sul tema EXPO di Milano “Nutrire il pianeta, Energia per la vita!” alla comunità locale. La filiera corta del pane di Parabiago è stata attivata da molti attori locali. 170 ettari di campi agricoli sono stati coltivati ​​con l’agricoltura conservativa che interviene in maniera minima sul terreno; preserva la biodiversità e l’humus, fornisce colture di copertura dopo la raccolta ed evita lo sviluppo di erbe infestanti; i campi sono fertilizzati dal compost prodotto in un’azienda agricola locale da scarti vegetali provenienti dagli orti pubblici e privati ​​di Parabiago. I panifici locali vendono il pane che viene servito anche nelle mense scolastiche. Questo è stato il primo di molti prodotti con un marchio che certifica che il prodotto è fatto a Parabiago (Denominazione di Origine Comunale, De.C.O. è l’acronimo italiano).
  4. Nel 2019 l’Ecomuseo ha aderito, con il Parco dei Mulini e numerosi partner, al progetto “La valle ti richiama”, volto allo studio di un Piano Territoriale Integrato della Cultura (PIC-Ter) nella Valle Olona milanese. Il progetto risponde alla Legge Quadro sulla Cultura della Lombardia n. 25/2016. Lo scopo principale è il coordinamento tra tutti i soggetti della cultura del territorio, con possibili effetti positivi di sviluppo sociale, ambientale ed anche economico.

6. Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs)

Numero di SDG su cui l'ecomuseo sta lavorando (SDG)
10
SDG preferenziali (SDG)
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, CITTÀ SOSTENIBILI, AZIONE PER IL CLIMA

Progetti/azioni relativi agli SDG

PROGETTI / AZIONIBREVE DESCRIZIONESDGIMPATTI
Produzione di cibo e qualità della vitaSviluppare l'economia locale per fare esperienza di una filiera corta di prodotti agricoli che coniugano agricoltura-ambiente-turismo-cultura-benessere.Buona salute e benessereGli ecomusei di Parabiago hanno cercato non solo di attuare, ma anche di ispirare cambiamenti, in primo luogo nelle dimensioni metodologiche, relazionali e sociali, che a loro volta hanno contribuito a cambiare la qualità del paesaggio, anche oltre il confine dell'ecomuseo
Attività educative e socioculturaliMonitorare e rendicontare lo stato di avanzamento dei risultati ottenuti sui progetti educativi in materia di sviluppo sostenibile, valorizzazione del paesaggio e beni culturali.Qualità dell’educazione
Patti del fiume OlonaRiscoperta e valorizzazione del patrimonio comune, affinché il fiume Olona, perno dello sviluppo di questo territorio, torni ad essere il fiume di civiltà, cultura e natura che è da millenni e riunisca intorno al suo corso una nuova città abitabile.Acqua pulita e servizi igienici
Produzione alimentare e qualità della vitaSviluppare l'economia locale per fare esperienza di una filiera corta di prodotti agricoli che coniugano agricoltura-ambiente-turismo-cultura-benessere.Lavoro soddisfacente e crescita economica
Formazione e ricercaPromuovere nuove partnership con gli stakeholder che si occupano di governo del territorio.Città e comunità sostenibile
Produzione alimentare e qualità della vitaSviluppare l'economia locale per fare esperienza di una filiera corta di prodotti agricoli che coniugano agricoltura-ambiente-turismo-cultura-benessere.Consumo e produzione responsabili
Economia circolare, prodotti dell'agroecologia, educazione e forestazionePane di Parabiago, servizi ecosistemici, progetto “Forestami” (3 milioni di alberi entro il 2030 nella città metropolitana)Azioni sul clima
Metti il paesaggio al centroI suoi obiettivi sono studiare, conservare, valorizzare e mostrare il patrimonio comunitario, in particolare il paesaggioVita sulla terra
Puntare sullo sviluppo locale sostenibileGrazie a una nuova socializzazione tra gli stakeholder e al largo uso del principio di sussidiarietà alcuni elementi del patrimonio hanno avuto nuova vita o nuovo utilizzo al fine di migliorare lo sviluppo sociale, ambientale ed economicoPace giustizia e informazioni forti
Landscape and planningCollaborare con le istituzioni pubbliche per continuare e migliorare l'attuazione della Convenzione europea del paesaggio.Obiettivi condivisi

L’Ecomuseo di Parabiago ha riconosciuto la responsabilità di:

  • promuovere un’economia circolare e sostenibile finalizzata allo sviluppo integrale di tutte le persone, in particolare di quelle più in difficoltà;
  • riconoscere il paesaggio culturale come un bene comune da tutelare e vivere in modo sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico; 
  • rispettare il patrimonio culturale sia a livello locale che globale; 
  • ribadire che il patrimonio culturale è una risorsa molto importante poiché riguarda le tradizioni, le relazioni sociali, il significato dei luoghi, la loro identità;
  • sensibilizzare sui prodotti locali, valorizzarne le filiere produttive, far circolare i prodotti nelle comunità ecomuseali; 
  • attivare, negli ecomusei e nei musei di comunità, rapporti di collaborazione sempre più stretti per creare un mondo migliore, con particolare riguardo al coraggio, all’innovazione etica, all’impegno e alla responsabilità sociale, alla resilienza.

7. COVID-19

Durante i periodi di lockdown l’ecomuseo di Parabiago ha continuato la sua missione di cura e interpretazione del patrimonio culturale vivente, responsabilizzando la comunità all’uso sostenibile del patrimonio per lo sviluppo integrale e rafforzando la coscienza sociale e l’autocoscienza dell’identità sociale collettivamente condivisa. Le misure volte al contenimento della pandemia hanno portato l’ecomuseo a esplorare nuove modalità di coinvolgimento, ispirazione e supporto del pubblico nel tentativo di soddisfare i bisogni della comunità locale.

La situazione epidemica in atto inaspettatamente ci ha riservato anche sorprese positive, fornendoci opportunità per:

  • sperimentare nuovi modelli di comportamento, nuovi modi di rapportarsi alla realtà in divenire;
  • il web e i canali social si sono rivelati utili per costruire una proficua rete di collaborazione tra gli ecomusei sul tema dei beni culturali;
  • garantire un’economia circolare e un turismo di prossimità;
  • riaffermare l’importanza della continuità e dell’autosostenibilità del processo di costruzione dell’ecomuseo.

Durante il distanziamento sociale, l’ecomuseo di Parabiago ha svolto queste attività:

  1. migliorare l’accessibilità digitale del patrimonio,
  2. promuovere il “turismo di prossimità” basato su tour virtuali e autoguidati,
  3. messa in scena di conferenze e trasmissioni video, 
  4. la promozione dei prodotti locali. 
  5. networking locale, nazionale e internazionale

Sono stati raggiunti cambiamenti metodologici e culturali. Sono state sperimentate azioni e modalità, seppur a distanza e nel rispetto delle restrizioni di lockdown, per sostenere e collegare tra loro le comunità locali, gli ecomusei e le reti regionali, nazionali e globali. L’Ecomuseo di Parabiago ha lavorato all’interno della rete degli ecomusei italiani per ideare la Carta della cooperazione “Distanti ma Uniti”. Gli ecomusei e i musei comunitari dell’Italia e del Brasile” hanno raggiunto il risultato di una rinnovata consapevolezza sulla necessità di agire localmente e pensare globalmente. Contiene la visione comune, le sfide e le responsabilità, discusse, adottate e accettate da entrambi i gruppi nazionali, come riferimenti per le azioni congiunte.

Autori

Lisa Pigozzi, Nunzia Borrelli, Raul dal Santo, Silvia Dossena, Lucia Vignati

Coordinatori Scientifici

Leandro França, Barbara Kazior, Óscar Navajas, Manuel Parodi-Álvarez, Lisa Pigozzi, Raul dal Santo, Julio Seoane, Maristela Simão